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Spezzano Albanese
Via Nazionale, 187
Spezzano Albanese, paese di etnia, cultura e lingua italo-albanese (arbëreshë), è situato sulla cima di una collina che domina la piana di Sibari e la valle dell’Esaro.
Di origini antiche, come testimoniano ritrovamenti risalenti all’Età del Ferro, alcune necropoli ed una torre circolare chiamata Torre Mordillo. Un secondo sito archeologico, Torre Scriba, mostra i resti di un insediamento militare normanno, ma la conformazione e la cultura attuali del paese risalgono ad un periodo più tardo e sono conseguenza di una massiccia immigrazione di popolazioni provenienti dal sud dell’Albania. Attorno al 1470, infatti, molti Albanesi giunsero in questi territori fuggendo dall’invasione della loro Nazione, iniziata, a quei tempi, dai Turchi Ottomani.
Il paese, preesistente all’arrivo dei profughi albanesi e denominato “Casale di Spizzano”, rientrava nei territori del feudo Sagitta dei principi Sanseverino. Il nucleo abitativo si sviluppava principalmente attorno alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, importante centro di spiritualità, espandendosi poi progressivamente verso la sommità della collina.
Agli inizi del XVII secolo il paese conobbe un'espansione demografica che portò alla nascita di numerosi altri centri ecclesiastici, tutti di rito ortodosso per l'influenza della cultura albanese.
Il rito greco fu abbandonato solo in seguito a interventi drastici e violenti, voluti dal nuovo principe Spinelli di Cariati. Questi, infatti, non potendo approvare le immunità del clero ortodosso, impose all’arciprete Nicola Basta di accettare il rituale latino. Al suo rifiuto, l’arciprete venne rinchiuso, torturato e infine assassinato nel Castello di Terranova.
Il rito fu ufficialmente modificato in latino nel 1668, per disposizione della Santa Sede.
In epoca napoleonica Spezzano Albanese fu liberato dal feudalesimo e, sempre agli inizi del XIX secolo, divenne capoluogo del Mandamento, ampliando i suoi confini, acquisendo nuovi uffici pubblici e accogliendo il passaggio della nuova strada “Consolare delle Calabrie”, l’attuale Statale 19, voluta dal re di Napoli Gioacchino Murat. Tale strada fu decisiva per lo sviluppo del paese, che accrebbe in modo significativo il proprio benessere e la propria economia.
Attualmente Spezzano Albanese è un importante centro per la tutela della lingua albanese in Italia. Con l’entrata in vigore del Regolamento di attuazione della legge 482/1999, infatti, le istituzioni si sono impegnate a conservarla e a valorizzarla, consentendone l’utilizzo, sia scritto sia orale, anche nei rapporti con le amministrazioni.