MUSEO VIRTUALE
Il miglior modo per visualizzare e godere dell’esperienza è tramite PC. Interagisci con la finestra per visitare la Collezione Bancartis, il caricamento richiederà solo qualche secondo.
La COLLEZIONE BANCARTIS

Nel dicembre 2007 Vincenzo De Bonis, ultimo discendente della antica famiglia di liutai bisignanesi, ha deciso di regalare alla sua banca una preziosa opera, di scuola barocca.
Sul dono del liutaio De Bonis la BCC Mediocrati ha inteso costruire un progetto duraturo denominato "Bancartis". La finalità è quella di costruire una collezione di oggetti d'arte, frutto del genio e della manualità calabrese.
In linea con gli obiettivi di promozione dell’arte contemporanea calabrese, a partire dal 27 maggio 2012 la Collezione si arricchisce delle opere selezionate nella prima edizione del concorso Young at Art, indetto dal MACA – Museo d’Arte Contemporanea Acri “Silvio Vigliaturo” e dall’Associazione Oesum Led Icima per ricercare giovani talenti calabresi.
La mostra “I Stay Here (Io rimango qui)”, terminata la prima fase “tradizionale-fisica” al MACA, trasferisce i lavori dei giovani vincitori nella Collezione Bancartis in modo virtuale e multimediale, permettendo di superare i tradizionali confini spazio-temporali di una comune mostra temporanea.
Oggi la collezione continua ad arricchirsi e viene mostrata tramite la nuova esperienza digitale, una nuova veste virtuale in cui il progetto Bancartis può continuare a mostrare e promuovere il vasto patrimonio culturale e gli artisti calabresi.
DIGITALIZZAZIONE
L’attività di digitalizzazione della Collezione ospitata nella prestigiosa Sala De Cardona (BCC Mediocrati - Centro Direzionale e Sala Convegni di Rende) è stata condotta con la massima cura e attenzione per la conservazione e la tutela dei beni esposti. Questo spazio polifunzionale, pensato per coniugare cultura, condivisione e innovazione, ha fatto da cornice a un intervento altamente specialistico che ha reso possibile la valorizzazione delle opere in chiave digitale.
Per la realizzazione della visita virtuale interattiva è stato adottato un approccio multidisciplinare e non invasivo, basato sulle tecniche di acquisizione 3D più avanzate attualmente disponibili. L’intero processo si è svolto senza alcun contatto diretto con i manufatti, preservandone l’integrità e rispettandone la delicatezza. Attraverso l’impiego integrato di scanner a luce strutturata, per rilevare la geometria con altissima precisione, fotogrammetria e fotografia digitale ad alta risoluzione, per catturare texture e cromie autentiche, e modellazione 3D per la ricostruzione accurata delle opere, è stato possibile ottenere gemelli digitali estremamente fedeli agli originali.
Ogni dettaglio, ogni sfumatura materica e cromatica, è stato meticolosamente registrato, garantendo una resa virtuale immersiva e coinvolgente.
Questo lavoro di digitalizzazione non solo riduce al minimo l’impatto fisico sui beni, ma offre anche nuove prospettive di fruizione: un'esperienza accessibile da remoto, che abbatte le barriere fisiche e amplia il pubblico potenziale, promuovendo una conoscenza più ampia e condivisa del patrimonio. La creazione di uno spazio virtuale condivisibile permette di astrarre i luoghi fisici ampliando la conoscenza del territorio e degli artisti che lo valorizzano.
Il risultato è un virtual walkthrough immersivo che permette agli utenti di esplorare la collezione in modo dinamico e interattivo, restituendo la ricchezza culturale dell’esposizione attraverso una narrazione digitale.